Recensione: La croce della vita di Valentina Marcone

7/17/2015


Titolo: La croce della vita

Autore: Valentina Marcone
Genere: Fantasy
Editore: Nativi digitali edizioni
Formato: kindle
Lunghezza stampa: 217
Prezzo: EUR 2,99

TRAMA:
La tradizionale famiglia felice con mamma, papà e due figli? Storia vecchia. Molti bambini crescono benissimo con due papà o una mamma single. Io ho avuto un'infanzia splendida e sono crescita con tre uomini, Michele, Gabriel e Raffaele, i Fratelli Sincore, che di angelico hanno solo i nomi. Non mi hanno scelta, né adottata, sono stati praticamente costretti a tenermi con loro e contro ogni aspettativa, invece che mangiarmi, mi hanno amata come una figlia. Esagero? No, sono tre vampiri. Certo, essere la profetica bambina che sigilla la pace tra due razze ha sicuramente aiutato, ma tenermi al sicuro non implicava loro di crescermi e amarmi come invece hanno fatto.

Ah dimenticavo, sono una Furia. - Deva



RECENSIONE:

Valentina Marcone ci racconta la singolare storia di tre fratelli vampiri, i tenebrosi fratelli Sincore, che dopo secoli di solitudine, privati dei sentimenti a causa della loro natura, vedranno la loro vita cambiare radicalmente nel giorno in cui gli viene consegnato un piccolo fagottino: la piccola Deva, con la promessa di prendersene cura. Ma Deva non è una bambina comune... bensì una piccola Furia, destinata una volta cresciuta, ad uno di loro...
Che dire, se non che questo è uno di quei libri che ti prendono e ti portano con sè fino alla fine, senza voler smettere di leggere neanche per un attimo... Fin dai primi capitoli si viene catturati dalla personalità dei tre vampiri, ognuno differente dall'altro. Originale l'idea di chiamarli con i nomi dei tre Arcangeli, particolare che ci rimanda ad una loro dicotomia: sono si dei vampiri (non per scelta, ovviamente), ma mantengono, seppur celate, caratteristiche umane, salvifiche, che l'entrata in scena di Deva accentuerà, fino a cambiare radicalmente il loro modo di vivere i sentimenti, se non addirittura a risvegliare l'amore per gli esseri umani, sopito da secoli di freddezza vampiresca.
La trama è davvero ben articolata, il linguaggio e la descrizione dei personaggi molto attenti ai dettagli: mi è sembrato quasi di avere davanti a me Michele, con la sua eleganza, Gabriel (il mio preferito, e come potrebbe non esserlo?!), con i suoi occhi di ghiaccio e la sua natura scontrosa e ribelle, Raffaele, il "piccolo" di casa Sincore, e infine Deva. L'autrice ce la fa conoscere pian piano, dai primi giorni di vita, al suo debutto in società, sottolineando magistralmente i cambiamenti della piccola, anche fisici, dall'infanzia all'adolescenza. Deva è una Furia sui generis: di una bontà fuori dal comune, testarda come solo una Furia sa essere, che imparerà velocemente la convivenza  con i suoi "notturni" familiari. 
Un fantasy dalle tinte rosso chiaro, che non vede protagonisti solo sangue e colli pronti per essere morsi, ma soprattutto amore e sentimenti, e che in alcuni capitoli mi ha fatto commuovere. Si, perché Deva vive l'amore in maniera così totale e dolorosa, da rimanerne colpiti e affondati... I miei complimenti all'autrice, che è stata in grado di farmi divorare il romanzo in due giorni, non vedendo l'ora di vivere con Deva il finale, che però inaspettatamente, mi ha lasciata a bocca asciutta e con un gran desiderio di scoprire cosa ci riserverà il secondo capitolo! Perché ci sarà un secondo capitolo, vero?!










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