Intervista #12: Conosciamo meglio Francesca Ghiribelli

9/20/2013

Buongiorno amici del blog e buon venerdì! Oggi voglio condividere con voi un'intervista decisamente interessante che ho avuto il piacere di fare ad una giovane autrice e poetessa del nostro Bel Paese. Si tratta della dolcissima e talentuosa Francesca Ghiribelli, autrice della raccolta di poesie "Un'altalena di emozioni" e di tanti altri versi che potete trovare sulla sua pagina fb (qui), oltre che del romanzo fantasy "Kelp - Il mare nasconde un segreto". Una scrittrice versatile, non trovate? E che ne pensate della poesia? Voi leggete versi oppure preferite i romanzi? Devo confessarvi che io adoro la poesia, quindi mi sono subito interessata alle opere di Francesca, ma anche se non siete particolarmente affezionati a questa parte della letteratura date comunque uno sguardo ai suoi lavori...potreste rimanere piacevolmente colpiti e appassionarvi alle parole in rima!

**********

Ciao Francesca e benvenuta! È un vero piacere poter parlare un po’ con te, soprattutto perché è raro poter intervistare una giovane poetessa, e ti ringrazio per aver accettato di essere mia ospite.
Il piacere è tutto mio, sono davvero onorata di essere ospite del tuo meraviglioso blog. Sei stata davvero gentile a propormi questa intervista. E’ difficile in una società come oggi far conoscere e diffondere i propri scritti, soprattutto se si parla di poesia.

La scrittura è sicuramente la tua grande passione e hai scritto dei versi davvero belli tramite i quali si può comprendere il tuo spirito. Che cosa puoi raccontarci di te che le tue parole ancora non hanno rivelato? Quali sono i tuoi interessi oltre la scrittura e cosa plasma il tuo mondo?
Ti ringrazio del complimento, diciamo che chi sa leggere in modo introspettivo e spirituale i miei versi, soprattutto chi è bravo ad ascoltare in silenzio, potrebbe comprendere molte cose di me. Ovviamente ciò che scrivo rappresenta la mia profonda interiorità ed intima essenza, ma di una persona resta sempre un lato nascosto. Un misterioso lato tutto da scoprire, anche se diciamo, io ho spaziato da poesie dolci e romantiche, a versi di vita vissuta fino a scrivere vere e proprie poesie gotiche. Credo fermamente di aver dato gran parte di me attraverso la scrittura, ma sono ancora giovane, il cammino è ancora lungo e ci saranno ancora tanti modi per sorprendere chi mi legge. I miei interessi sono da sempre la scrittura e la lettura, mi dedico a tanti generi diversi, e mi piace molto anche il cinema. Amo scrivere accurate recensioni dei libri che leggo, scambiando opinioni con impressioni avute dagli altri sullo stesso libro letto. Il mio mondo è plasmato dall’universo che ciascun libro racchiude, perché una vita senza libri non può essere chiamata vita.

Come mai hai scelto di dedicarti alla poesia, anche se non esclusivamente? Di solito è più facile trovare emergenti che si dilettano nella stesura di romanzi, ma tu ci stupisci con una scelta differente e intraprendi la strada meno frequentata. Cosa ti ha dato il coraggio per spingerti in questa direzione difficile? E quanto è forte il tuo bisogno di mettere i tuoi pensieri e i tuoi sentimenti su carta? 
Bella domanda, davvero. Hai perfettamente ragione, è vero, la mia scrittura è sbocciata attraverso la poesia ed è un genere veramente difficile da far comprendere ed amare agli altri; però vedi non sono stata io a scegliere lei, ma è la stata la poesia a scegliere me. E’ un genere che non devi mai sforzarti di creare, ma sono i versi che nascono dentro di te con la voglia di parlare del tuo ‘io’ prima a te stessa e poi agli altri. Sì, perché come prima cosa la poesia fa star bene la mia anima e il mio cuore e soltanto riuscendo ad essere sereni e sinceri con noi stessi riusciremo a star bene con gli altri. Ho riscontrato infatti molte persone che amano ancora leggere e scrivere poesie, e che hanno soprattutto apprezzato ciò che scrivo sentendolo un po’ parte di loro. E’ molto forte e sentito il mio bisogno di imprimere le mie sensazioni ed emozioni su carta per riscattare me stessa e il mondo che ci circonda.

Scrivere poesie richiede una enorme capacità di introspezione e riflessione perché per trasmettere emozioni bisogna immergersi nel proprio essere e tentare di estrapolare la bellezza che si trova in tutto ciò che ci circonda. Per te è facile isolarti dalla realtà ed entrare in una dimensione dove le parole esprimono le tue sensazioni? Qual è il tuo approccio con il foglio bianco? E quali sono le tue massime fonti di ispirazione? 
Molti credono che sia arduo creare poesie, ma devo dire che a me viene spontaneo e molto facile. Mi basta chiudere gli occhi o semplicemente sognare e fantasticare ad occhi aperti e sembra quasi che un velo riesca a farmi osservare tutto con altri occhi. Gli occhi della speranza e dell’amore che si può nutrire per la vita. Per me è un delizioso gioco guardare il foglio bianco e imprimerlo dei colori che intingono la mia anima in quel momento. Le massime ispirazioni sono le piccole cose di tutti i giorni, ma possono esserlo anche un quadro, una semplice immagine o un comune oggetto, che uniti allo stato d’animo danno vita ad un testo.

Dalla tua biografia ho visto che hai scritto anche numerosi racconti e romanzi e si capisce che sei una scrittrice poliedrica che può giostrarsi facilmente tra prosa e poesia. In quale di questi due generi preferisci cimentarti? E, soprattutto, cosa ti emoziona di più scrivere? 
La mia è stata una scommessa con me stessa, visto che la poesia è difficile da diffondere, ho voluto cimentarmi anche in altro. Per me è sempre un’emozione provare nuovi generi e plasmare la mia fantasia in prosa, ma posso dirti che il genere che adoro di più rimane sempre la poesia, e cioè il genere con cui sono ‘nata’. Preferisco la poetica, proprio perché amo mettermi alla prova nelle cose più difficili da sempre.

Il tuo libro di poesie “Un’altalena di emozioni”, pubblicato da Bancarella Editrice, è una raccolta di versi splendidi e intensi che parlano dell’amore, della vita, della natura e di tutto ciò che contribuisce a creare la quotidianità. Parlaci del processo di composizione di queste poesie e di quello che hai provato mentre le scrivevi. C’è un filo che accomuna i diversi brani? E come mai hai scelto di intitolare la raccolta in questo modo? 
Ho deciso di pubblicare questo libro di poesie, perché fanno parte dei primi versi che ho scritto. Anche se, in verità, ho dato vita a più di 200 poesie. Questa raccolta racchiude il lato romantico e dolce della mia anima, quando il cuore passa dall’adolescenza alla maturità di se stesso. Parlano di tutto: la vita, le piccole cose che rendono grande ogni momento, in cui consideriamo davvero importante ogni particolare che ci circonda e svelano ciò che racchiude la mia personalità. Ciò che unisce tutti questi brani è l’amore per i paesaggi e la natura, che trovano un denominatore comune in tutti noi attraverso la descrizione di emozioni e stati d’animo impreziositi da romantici paragoni e dolci rime baciate o incatenate. Ogni poesia è rappresentata da un’immagine creata da me attraverso il pc. Un piccolo diario di bordo adatto per tutti, grandi e piccini, quasi un timido avvicinamento alla poesia, che in fondo dimostra quanto essa possa essere accessibile a tutti. Ho scelto la copertina, creata sempre da me, perché racchiude tutti gli elementi che si possono ritrovare nel libro. Il titolo rappresenta un’altalena, perché è sempre stato il mio gioco d’infanzia preferito. Un dondolo che ti fa volare in alto e ti culla attraverso tante e poliedriche emozioni facendoti sognare attraverso la realtà delle piccole grandi cose della quotidianità. Ognuno di noi nei versi della raccolta può ritornare bambino, riscoprendosi improvvisamente adulto e fiero di se stesso.

Quando scrivi tendi a rappresentare emozioni che tu hai vissuto in prima persona o ti diletti ad osservare gli stati d’animo di chi ti circonda e a dare voce a sensazioni a te estranee? Forse questo è un concetto che va differenziato in base alla tipologia di scrittura, se poesia o prosa. Ecco, come ti poni di fronte a questi due generi? In quale ti lasci andare maggiormente e in quale giochi con la fantasia? E quale tra i due offre una visione più sincera e attendibile di te stessa? 
Ciò che scrivo è il frutto della fantasia del momento, di un mio stato d’animo temporaneo o di una mia esperienza vissuta nel passato, ma può nascere anche attraverso le emozioni e le sensazioni di chi mi circonda, delle persone care che influiscono molto nella mia vita in maniera positiva, ma anche sensazioni estranee, come dici tu. Proprio, perché anche la sottoscritta non sa da dove possono aver origine, ma nascono come i sogni che facciamo durante il sonno, senza un vero perché. Ovviamente nella prosa è difficile cimentarsi in un genere del tutto nuovo, oramai è stato scritto di tutto, ma ovviamente in un racconto o in un romanzo fantasy riesco a dare più voce al mio lato fantasioso e sognatore, mentre in un testo contemporaneo magari con uno sfondo di attinenza storica, devo stare con i piedi per terra. Poi magari sfogo la mia indole romantica e poetica attraverso dialoghi, descrizioni e storie d’amore. Mi pongo in maniera logicamente diversa fra prosa e poesia. Tra le due quella che rappresenta di più me stessa è la poesia, anche perché l’altro genere ti porta ad inventare le situazioni più disparate spaziando in narrazioni di vita alquanto lontane dalla singola esperienza.

Tu sei giovanissima, ma hai già partecipato a numerosi concorsi letterari che hai vinto o in cui ti sei classificata nelle prime posizioni. Ti piace metterti alla prova e accettare questo tipo di sfide? Pensi che tali competizioni contribuiscano ad affinare il tuo talento e ti permettano di sperimentare continuamente favorendo la tua crescita personale? Ritieni che siano uno stimolo per il tuo lavoro? 
Ho partecipato a tanti concorsi nazionali letterari e poetici, vincendo anche il primo premio per il racconto ‘Il ferroviere e la bambina’ al concorso ‘Maribruna Toni 2009’. In seguito mi sono aggiudicata ulteriori premi come menzioni d’onore, menzioni di merito, secondi e terzi posti in sillogi, poesie singole e racconti. Certamente un modo per affinare il mio talento e mettermi alla prova con nuovi orizzonti, quindi li accetto volentieri. Anche se, come nella società di oggi c’è sempre una corsa all’interesse e non sempre i giudizi sono perfettamente giusti ed equi, ma questo è il compromesso che bisogna pagare per sopravvivere nel mondo odierno. Mi piacerebbe che fosse uno stimolo per il mio lavoro, ma ritengo la scrittura soltanto un piacevole passatempo per dare ossigeno ai sogni e dimenticarsi per un po’ della frenetica realtà che ci avvolge. E’ molto difficile nella vita poter far diventare un lavoro redditizio il tuo più grande sogno, quindi bisogna stare con i piedi per terra.

Sei stata una delle finaliste del concorso “I-Fantasy – 2012”, indetto dalla Fazi Editore, con il romanzo “Kelp – Il mare nasconde un segreto”. Ti sei divertita a spaziare nel fantasy? E hai intenzione di pubblicare questa tua opera che è stata apprezzata da chi l’ha letta e che ti ha portato a un soffio dalla vittoria? 
Effettivamente è stata una bella soddisfazione aver intrapreso la strada del fantasy e non credevo di dar vita così facilmente ad una storia particolare e paranormale, che per certi versi può attraversare anche il genere distopico. E’ stata una bella impresa, anche se diffido dei concorsi online indetti dalle grandi case editrici o anche semplicemente concorsi poetici e letterari che vanno a votazioni attraverso un semplice ‘mi piace’ sui social network. La trovo semplicemente una corsa alla gloria e alla celebrità che può essere benissimo distorta attraverso la fortunata coincidenza del massimo raggiungimento dei voti dalla parte di chi ha più amici disposti a votarti. Per me è molto più valido un concorso dove sono persone serie e valide in quell’ambito a delegare la vincita di una persona attraverso la sua creazione. Certamente, sarei felice di essere pubblicata da una casa editrice famosa un giorno, infatti ho già mandato il mio romanzo in valutazione, spero prima o poi di ricevere una risposta positiva. Mai dire mai e ovviamente non smetterò di tentare al primo rifiuto.

Le poesie contenute in “Un’altalena di emozioni” vengono lette ogni sabato su Radio Napoli Emme nel programma radiofonico “Musica e Parole” condotto da Tony Esposito. Sicuramente è una bella opportunità per farsi conoscere e anche una meravigliosa emozione per una scrittrice. Raccontaci qualcosa in più su questa particolare esperienza. Cosa si prova ad ascoltare le proprie poesie recitate in radio accompagnate da un sottofondo musicale che crea un’atmosfera senza dubbio magica? Preferisci che la tua opera arrivi ai lettori attraverso la lettura personale o tramite questo metodo di condivisione culturale? 
Le poesie contenute nel mio libro e molte altre mie creazioni anche più recenti e in prosa vengono lette a Radio Napoli Emme Live dalla meravigliosa voce del conduttore Tony Esposito. Ovviamente dedico il successo delle mie poesie sul web e sui social network a lui e alla stupenda opportunità che mi ha regalato. Ogni sabato sono presente con un mio testo poetico, che lui con radiosa espressività e maestosa presenza vocale fa diventare eccelso. La sua recitazione è davvero divina, infatti è anche un bravissimo attore teatrale a Bruxelles, dove vive. Ogni volta cerca un sottofondo musicale adatto, con cui decantare magicamente i miei versi. Ormai sono tre anni che collaboro con la sua radio, ed ogni volta è sempre più emozionante sentire le mie creazioni recitate da Tony. Una voce che sa essere dolce, sensuale, romantica e passionale al contempo. Lo ringrazio infinitamente per tutto questo, ormai lo considero uno di famiglia e spero ovviamente che non si stanchi mai di leggere le mie poesie, perché io non mi stancherò mai di lui. Per di più mi ha dedicato una pagina del suo sito: ci sono la mia biografia, alcune foto di mie premiazioni e un lettore completamente dedicato ai video che creo sulle mie poesie recitate da lui. Ti lascio il link con molto piacere, perché è una persona meravigliosa dal cuore grande che regala voce a chi non ce l’ha. 

Com’è nata in te la passione per le parole? Quando hai cominciato a scrivere e perché? 
La passione per le parole è nata da subito, ho scritto la prima poesia a sei anni e l’amore per la lettura c’è stato da sempre. La primissima poesia l’ho dedicata in prima elementare al mio caro e defunto nonno materno, che purtroppo non ho mai potuto conoscere veramente, perché scomparso poco prima della mia nascita. L’argomento dei miei versi è stato sicuramente spinto dal mio forte desiderio di averlo potuto conoscere e già così piccola scrissi che avrei voluto avere una grande scala lunga fino al cielo, che potesse permettermi di raggiungerlo per conoscerlo e riferirgli ciò che non ho mai potuto dirgli dal vivo. In seguito ho dedicato molte altre poesie a lui, compreso il racconto ‘Il ferroviere e la bambina’, con cui ho vinto il primo premio nel 2009. E’ bello poter conoscere qualcuno attraverso i ricordi narrati dalle persone care, che hanno potuto viverlo davvero. Così scrivo di lui, cercando di dare voce attraverso il foglio bianco a quel grande sogno di conoscerlo, che serbo ancora in me e che purtroppo non potrò mai avverare.

Ci sono poeti o poetesse che hanno improntato il tuo modo di dare libero sfogo alle emozioni? Hai una poesia che ami particolarmente? 
Da piccoli a scuola ci pongono sempre forzatamente di imparare a memoria poesie di autori 
Giovanni Pascoli
famosi, finendo poi per farceli venire antipatici, riuscendo alla fine a farci odiare il mondo della poesia e della letteratura. Ecco, questo secondo me è sbagliato. A parte, che io ho sempre amato l’italiano, forse per una mia predisposizione personale,ma credo che ognuno di noi possa amare la poesia e questa materia soffermandosi su come la scrittura può veramente far parte di tutti. Essa dà forma alla parte astratta di noi riuscendo a farci diventare ciò che siamo. Io adoro i poeti classici come Carducci, Pascoli e Leopardi, ma ho amato anche Gibran, Alda Merini e Emily Dickinson. Non so, forse involontariamente scriviamo prendendo traccia da ciò che più ci piace leggere o che ci ha colpito leggendo, ma io in prima persona non ho mai cercato di imitare nessuno, anzi questi personaggi come tanti altri sono rimasti famosi proprio per la loro unicità e semmai un giorno qualcuno si ricorderà di me, vorrei che fosse così anche per me. Non ho una poesia in particolare che amo, perché per elencarle tutte ci vorrebbe troppo tempo. 

Qual è la poesia scritta da te che ti rispecchia maggiormente, quale quella a cui sei più legata, e quale quella che i lettori dovrebbero assolutamente leggere per comprendere il significato della tua opera? 
Ci sono tante poesie a cui sono legata, ma quella che racchiude l’essenza del mio libro e della mia intera poetica scritta fino ad oggi è quella che si intitola ‘La storia’, che si trova all’interno della raccolta. Essa custodisce la descrizione di ogni piccola cosa ‘dall’ansante respiro di un vecchio’ al ‘primo vagito di un neonato’, per questo ho voluto dimostrare in questi versi come i più piccoli particolari, di cui nella vita a volte non ci accorgiamo neanche, possano scrivere la storia della nostra vita. 
                                                                                 
Tornando alla prosa, quali sono i tuoi generi letterari preferiti? C’è una sezione della letteratura che ti piace particolarmente, sia come lettrice che come autrice?
I generi letterari che più abbraccio sono i classici italiani e stranieri, fra cui Jane Austen con ‘Orgoglio e pregiudizio’, ‘Cime Tempestose’, ‘Via col vento’ e ‘Anna Karenina’. Storie intense e pervase da quella romantica disperazione che racchiude l’amore vero ed eterno. Ho amato anche ‘Il ritratto di Dorian Gray’, autori italiani come Svevo e Pirandello, fino a sfociare a scrittori odierni ed originali come la romanziera Danielle Steel; senza dimenticare i nuovi generi appena nati nella letteratura come i ‘paranormal fantasy thriller’, i ‘fantasy’ e gli ‘young adult’. Per non scordarmi di un autore spagnolo che mi ha letteralmente affascinata come Zafòn con la sua ‘Marina’, ‘L’ombra del vento’ e ‘Il palazzo della mezzanotte’. Come autrice mi piacerebbe poter scrivere un genere nuovo, che possa attirare la curiosità del lettore facendolo sentire parte della storia che sta leggendo e devo dire che mi piacerebbe proprio diventare un bravo Carlos Ruiz Zafòn, che è riuscito a farsi seguire da un pubblico infantile, adolescenziale e adulto. Insomma, una lettura che possa abbracciare tutte le fasce d’età.

Tramite le tue parole, in versi o in prosa, cosa speri di trasmettere a coloro che ti leggono? Con le parole che utilizzi per esprimere le tue emozioni vuoi lasciare un messaggio di te al mondo? 
Spero tanto di poter regalare a chi mi legge o a chi mi leggerà una piccola emozione, ma anche una semplice riflessione sulla poesia. Che restasse impresso anche un solo e breve verso o una singola parola che faccia scaturire ancora la voglia di evadere e di sognare oltre la realtà. Questo è il mio messaggio: le uniche cose rimaste ancora senza prezzo sono i sogni. Quindi diamo voce ad essi, è l’unica libertà ancora rimasta senza etichetta.

Hai bisogno di un’ambientazione silenziosa per scrivere o ti servi di un accompagnamento musicale? Qual è il luogo che prediligi per immergerti nella tua fantasia? L’arte contribuisce alla tua ispirazione? 
Il luogo che prediligo per immergermi nella scrittura e nella mia fantasia è il mio studio, mi serve soltanto la mia stanza immersa nel rumore dei sogni per riuscire a scrivere ciò che vorrei dire al mondo. A volte,anche l’arte ha contribuito alle mie creazioni, basta soltanto una piccola immagine o un quadro a rendermi ladra del tempo per scrivere ciò che quella raffigurazione rappresenta per me e che potrebbe rappresentare anche per gli altri. Sto scrivendo anche alcune canzoni per un nuovo gruppo di musica gotica, quindi lì ho dovuto per forza immedesimarmi nel sottofondo e scrivere con l’aiuto della musica, studiando bene come inserire rime o parole in sintonia con il ritmo richiesto.

Hai già scritto numerose poesie, racconti e romanzi e mi sembri una scrittrice instancabile e molto prolifica. Hai intenzione di continuare il tuo percorso nel mondo della letteratura? Quali progetti hai in serbo per il futuro?
Certamente, voglio continuare a scrivere, perché è la mia grande passione. La lettura aiuta molto a rende l’autore sempre più ricco e capace nel suo intento, quindi nel mio futuro non mancheranno i libri. Sicuramente cercherò di terminare il mio sesto romanzo e continuerò a scrivere poesie abbracciando nuovi stili. Una cosa è certa, continuerò ancora ad essere lieta ospite di Tony Esposito nel programma radiofonico ‘Musica e parole’ con Radio Napoli Emme live. Per me è stato davvero un onore conoscere ed incontrare nel mio percorso una persona così disponibile e squisita. Intanto, incrocio le dita sperando che qualche casa editrice più famosa si accorga di me, pubblicando un mio scritto.

Cara Francesca, io ti ringrazio immensamente per aver risposto alle mie curiosità e per aver aperto il cuore a chi sta leggendo. Ti auguro di realizzare tutti i tuoi sogni e di continuare a percorrere la strada della scrittura con successo! Vuoi salutare i lettori e le lettrici consigliando una tua poesia ricca di emozioni? 
Per me è stato un piacere rispondere alle tue domande. Hai saputo creare una dolce accoglienza sul tuo fantastico blog, e mi sono sentita subito a mio agio nel dare risposta alle tue curiosità. Grazie per la meravigliosa occasione che mi hai dato, ti ringrazio per gli auguri, sperando che possa continuare a espandere il mio cammino realizzando i miei sogni, anche se sono già felice dei risultati raggiunti. Con piacere saluto te e i lettori consigliandovi questa mia poesia scritta recentemente: “Sulla riva dei sogni”. Spero vi piaccia. Buona Lettura! Anzi, vi auguro una eterna ‘altalena di emozioni’!


Ti potrebbe anche interessare

1 commenti

  1. grz mille per avermi dedicato anche questo spazio! sei un tesoro Monia Iori! un abbraccio

    RispondiElimina

la nostra newsletter nella tua email