Recensione di 83500 di Michela Monti

8/26/2013

Buongiorno! Già da qualche settimana, ormai, ho letto il romanzo d'esordio di un'autrice italiana, Michela Monti e oggi, mentre sono in visita in qualche paesino spagnolo o mi trovo sdraiata in spiaggia -chissà-, ho deciso di parlarne con voi.

Titolo: 83500 
Autore: Michela Monti
Editore: GDS 
Prima edizione: 2 ottobre 2012  
Pagine: 280 
Dimensioni file: 651 KB
Prezzo: ebook -  € 1,02 

Trama
ReBurning Prison, carcere di massima sicurezza, anno 2020 circa. Melice Redding è una condannata a morte, ma non ricorda il perché. La causa dell'amnesia è la separazione da sua figlia appena partorita e per questo Mel entra in stato di shock. Grazie a Gabriel uscirà dalla catatonia, e sempre grazie a lui, la donna avrà la possibilità di tornare indietro, prima che il crimine per cui è condannata venga commesso. Melice viaggia nel tempo per rivivere il suo passato senza nessun ricordo dell'arresto, senza condizionamenti. Tutto procede regolarmente, fino alla notte di Halloween.

-.-.-.-

Melice, matricola 83500, si trova nella ReBurning Prison, nel carcere di massima sicurezza di WinstonSalem, North Carolina. 
Arrestata e condannata a morte, Mel ha messo alla luce una bambina che le è stata immediatamente portata via. Il trauma della separazione ha cancellato la sua memoria: Mel non ha ricordi del passato, non sa perché si trovi lì e quale reato abbia commesso, ma ricorda la sua bambina, la sua Sadie.
Se non fosse stato per Gabriel, il Guardiano di Anime della Zona Nera, sarebbe impazzita, rimanendo in uno stato catatonico e ninnandosi con il nome della figlia.

  Sadie, Sadie, Sadie.

Distraendola da se stessa, scatenando la sua ira e stuzzicandola, Gabriel non solo costringe Mel a sopravvivere alla consapevolezza di dover morire, ma ne alimenta la volontà di vivere. Dopo averla aiutata a diventare un elemento idoneo, il Guardiano di Anime, inoltre, vota per concedere alla donna la possibilità di tornare indietro, cancellando dieci anni di detenzione e il crimine commesso.
Si tratta di una sorta di rewind ed è anche la prova finale: se Mel verrà arrestata di nuovo, la condanna verrà eseguita. 


Anche se vi ho già raccontato qualcosa in più rispetto alla trama riportata nella quarta di copertina, vi assicuro che non posso suggerirvi in alcun modo quali pieghe prenderanno gli eventi senza cadere nel baratro dello spoiler. D'altra parte la sorpresa rappresenta uno dei punti di forza del romanzo d'esordio di Michela Monti.
L'autrice non ha creato un mondo di per sé innovativo, sebbene ricorra abilmente all'elemento fantascientifico; di contro è originale l'intreccio narrativo e magistrale il sostegno che la Monti vi fornisce attraverso uno stile particolarmente fluido e felice. Prediligendo un fraseggio semplice e poco articolato, l'autrice riesce a restituire le variegate emozioni di Mel con un netto cambiamento dall'atmosfera cupa e fredda della prigione a quella vitale , gioiosa e anche dolorosa della vita precedente all'arresto. 
Come poche volte mi è capitato, ho apprezzato anche il finale aperto giocato sulla sospensione narrativa  che pochi dubbi lascia allo sviluppo degli eventi.
Inevitabilmente è Melice il personaggio a cui ci mi sono sentita più legata: si è innescata una simbiosi emotiva che mi ha impedito, però, di sentire un vuoto alla fine della storia. Ho condiviso persino gli amori, riconoscendo infallibilmente la fonte di quello più puro, sorridendo per quello più tenero e lasciandomi sconvolgere dal più passionale. 
E se è vero che noi lettori diamo un pezzo di cuore a ogni personaggio amato, sicuramente Bea, la migliore amica di Mel, se ne è conquistata una parte considerevole. Irresistibile e testarda, è l'unico contrappeso nella quotidianità di Mel, l'unica in grado di tenerle testa.
E il Guardiano di Anime? Mettetevi l'anima  in pace (scusate il gioco di parole) e preparatevi a tremare sotto il suo sguardo e sentirvi piacevolmente irritate dalla sua irriverenza.
Gabriel è bello, virile e feroce, ma è un cyborg: un tatuaggio sul braccio, un intreccio di circuiti elettrici, e uno spicchio rosso rubino nell'iride sinistra ne rivelano la natura.
Ho adorato questo romanzo, lo avrete capito ormai, e proprio per questo mi dispiace dover annotare una mancanza che reputo piuttosto grave. Qualche refuso sfugge sempre: è una sorta di legge a cui non ci si può sottrarre; tuttavia, nel caso di 83500, si tratta di errori ortografici ripetuti e non si può, quindi, pensare a delle sviste.
Ammetto che mi ha un po' irritato trovare questi errori perché è un libro pubblicato da una casa editrice e in secondo luogo, ma più importante, perché "danneggia" un romanzo che merita davvero di essere letto. Ciononostante, sempre se siete disposti a chiudere un occhio, vi consiglio di cuore questo romanzo.

 più mezzo cuore tricolore


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2 commenti

  1. Buon giorno!
    Una scoperta davvero interessante. Avevo visto questo libro su qualche blog, ma non avevo saputo giudicare se poteva interessarmi o no. Nella tua recensione ho notato elementi che potrebbero incuriosirmi, per tanto lo metto in WL. Grazie per le dritte.

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